Boicottaggio del commercio ebraico.

 

Il 1 aprile 1933, soltanto tre mesi dopo la nomina di Hitler alla Cancelleria del Reich, il NSDAP organizzò una massiccia campagna propagandistica antisemita, con l'intento di giustificare, sia agli occhi dell'opinione pubblica interna che di quella internazionale, la necessità di adottare in Germania una legislazione restrittiva nei confronti degli ebrei.
Per ottenere questo tipo di risultato, era indispensabile far apparire la campagna, che in realtà fu accuratamente preparata dalla direzione del partito, come “spontanea” manifestazione dei sentimenti popolari di avversione nei confronti degli ebrei.

Proprio per questa ragione, il comitato che organizzò il boicottaggio del 1 aprile 1933 (e che si formò due giorni prima, il 29 marzo) non comprendeva alcun membro del governo, ma soltanto esponenti (anche di primo piano) del NSDAP o di organizzazioni ad esso collegate. Di questo comitato facevano parte:

Il comitato organizzò in tutte le città tedesche diversi tipi di azioni di boicottaggio contro il commercio e le attività ebraiche: picchetti di SA davanti ai negozi per impedire ai clienti di effettuare gli acquisti; cortei organizzati dalle SA, durante i quali professionisti, commercianti o uomini d'affari ebrei venivano costretti a sfilare portando cartelli autodenigratori; volantinaggi nelle strade per "sensibilizzare" l'opinione pubblica tedesca sulla necessità di combattere la penetrazione ebraica nella vita economica tedesca.

Il governo ufficialmente non incoraggiò (ma non ostacolò) le manifestazioni antisemite. Soltanto il ministro della propaganda, Goebbels, prese la parola in un comizio che si tenne al Lustgarten (giardino pubblico) di Berlino, affermando che il governo prendeva atto dell'esistenza di radicati sentimenti antisemiti nella popolazione tedesca.

Le cinque fotografie accessibili da questa pagina mostrano diversi momenti del boicottaggio antiebraico del 1 aprile 1933.


boicottaggio del 1 aprile 1933
n.1
     boicottaggio del 1 aprile 1933
n.2
     boicottaggio del 1 aprile 1933
n.3
     boicottaggio del 1 aprile 1933
n.4
     boicottaggio del 1 aprile 1933
n.5


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