Alfred Döblin (1878-1957).

Vita e opere             Bibliografia             Traduzioni italiane


Nato a Stettino, Alfred Döblin studiò psichiatria e medicina ed esercitò la professione di psichiatra a Berlino, dove iniziò nel 1910 a scrivere novelle e saggi, che pubblicò sulla rivista espressionista "Der Sturm", che egli stesso contribuì a fondare.
Nel 1915 pubblicò il suo primo romanzo, dal titolo Die drei Sprünge des Wang-Lun (I tre salti di Wang-Lun), ma il periodo più fecondo della sua produzione letteraria fu quello weimariano. Diventato uno dei maggiori esponenti della corrente espressionista della Neue Sachlichkeit ("nuova oggettività"), alla quale aderirono anche pittori (primo fra tutti Georg Grosz) e registi cinematografici (come Georg Pabst), nel 1920 pubblicò Wallenstein, seguito nel 1924 da Berge, Meere und Giganten (Montagne, mari e giganti) e nel 1929 dal suo capolavoro Berlin Alexanderplatz.
Quest'ultimo romanzo, che viene considerato come uno dei migliori risultati della letteratura espressionista tedesca, realizza un perfetto equilibrio tra sperimentazione linguistico-narrativa e impegno sociale e, probabilmente per questa ragione, ottenne un grande successo di pubblico e di critica. Lo stesso Döblin, insieme allo sceneggiatore Hans Wilhelm, ricevette l'incarico di scriverne la riduzione cinematografica, trasformata in film nel 1931 dal regista Phil Jutzis.
Ebreo e socialdemocratico, quando nel 1933 i nazisti presero il potere abbandonò la Germania e trovò rifugio dapprima in Svizzera, quindi in Francia.
Nel 1940, dopo l'invasione tedesca della Francia, attraversò i Pirenei, raggiunse il Portogallo e si imbarcò per gli Stati Uniti, stabilendosi nella California meridionale. Qui la sua vena creativa subì una stasi, probabilmente dovuta anche allo sradicamento dall'Europa. Döblin cadde in una profonda crisi, che lo condusse alla decisione di convertirsi al cattolicesimo (1941), ma che non si risolse completamente neppure dopo il 1945, quando lo scrittore fece ritorno in Europa.
Dopo essere stato, nel 1949, cofondatore della Akademie für Wissenschaft und Literatur, di Berlino Est, si trasferì, a partire del 1951, a Parigi. Soltanto verso la metà degli anni Cinquanta, poco prima della sua morte, fece definitivamente ritorno in Germania, stabilendosi a Emmendingen, nel Baden.




BIBLIOGRAFIA
DELLE OPERE DI ALFRED DÖBLIN


  • Die Ermordung einer Butterblume, Berlin, 1913
  • Die drei Sprünge des Wang-Lun, Berlin, 1915
  • Wadzeks Kampf mit der Dampfturbine , Berlin, 1918
  • Der Schwarze Vorhang, Berlin, 1919
  • Wallenstein, Berlin, 1920
  • Berge, Meere und Giganten, Berlin, 1924
  • Die beiden Freundinnen und ihr Giftmord, Berlin, 1925
  • Reise in Polen, Berlin, 1926
  • Manas, Berlin, 1927
  • Berlin Alexanderplatz, Berlin, 1929
  • Die Ehe, Berlin, 1931
  • Unser Dasein, Berlin, 1933
  • Babylonische Wanderung, Paris, 1934
  • Pardon wird nicht gegeben, Paris, 1935
  • Der unsterbliche Mensch, Frankfurt a.M., 1946
  • Das Land ohne Tod, Berlin, 1946
  • Der Oberst und der Dichter, Frankfurt a.M., 1946
  • Schiksalsreise, München, 1949
  • November 1918, Olten, 1950
  • Hamlet oder Die lange Nacht nimmt ein Ende, Olten, 1956
  • Die Zeitlupe, Olten, 1962
  • Amazonas, Olten, 1963
  • 1, Olten, 1985



TRADUZIONI ITALIANE (IN ORDINE CRONOLOGICO):

  • Giganti, Milano, Mondadori, 1934
  • Senza quartiere, Milano, Mondadori, 1937
  • Berlin, Alexanderplatz, Milano 1947
  • Ora greve - Addio al Reno, Torino, Einaudi, 1949 [nuova traduzione, Novembre 1918. Una rivoluzione tedesca, vol. I (Borghesi e soldati), Torino, Einaudi, 1982]
  • Berlin Alexanderplatz, Milano, Rizzoli, 1963
  • L'assassinio di un ranuncolo e altri racconti, SugarCo, Milano, 1980
  • L'anello oscuro: l'uomo immortale, Milano, Rusconi, 1983
  • Viaggio in Polonia, Torino, Bollati Boringhieri, 1994
  • Scritti berlinesi, Bologna, Il Mulino, 1994
  • Le due amiche e il loro delitto, Milano, SE, 1995
  • Traffici con l'aldilà, Milano, Mondadori, 1997


TORNA INDIETRO UTILIZZANDO IL PULSANTE   DEL BROWSER

© G. Camatarri : 1996-2004